Flow è un progetto fotografico nato grazie alla FSM di Firenze, con la colaborazione del collettivo Riverboom (Edoardo Delille, Gabriele Galimberti, Paolo Woods).
Una serie fotografica dove l'artista si appropria delle foto d’archivio del commune di Pontassieve inerenti al tragico evento del ‘66.
Scava tra le immagini dell’alluvione, difficilmente dimenticabili ma soprattutto impresse nella momoria collettiva, ricollegabili al dramma dell’alluvione che visse Firenze in quei giorni. Evento di rilevo mondiale, per le distruzioni portate al patrimonio artistico e culturale della città, nonché patrimonio dell’umanità. Così come Firenze anche le sue periferie furono altrettanto devastate, di rilevanza minore ma non co da passare inosservate.
Il titolo FLOW simboleggia proprio lo scorrere dell’acqua, il fiume che distrugge, porta via, devasta e contemporaneamente lascia spazio al nuovo.
Il periodo temporale coperto dalle immagini è appunto il lasso di tempo che va dal 1966 ai nostri giorni.
L’artista, infatti, rielabora digitalmente vecchie fotografie creando delle sovrapposizioni digitali e temporali, dove il vecchio e il nuovo si mescolano, creando un confronto tra il passato e il presente.
Uno sguardo alla realtà nel tentativo di andare oltre la dimensione spazio-temporale, che appunto si elimina ma rimane comunque impressa in quelle fotografie fissate nella memoria di ogni individuo.